L’esigenza di aumento della produttività ha sempre stimolato la ricerca di soluzioni innovative per la regolazione dei movimenti degli organi mobili delle macchine industriali. Agendo infatti su grandezze fisiche come coppia, velocità e posizione è possibile realizzare automaticamente lavorazioni industriali predeterminate. Questo tipo di approccio, introdotto alla metà degli anni Sessanta del XX sec. facendo uso delle tecniche analogiche allora disponibili, è andato progressivamente perfezionandosi con lo sviluppo dell’elettronica digitale e dell’informatica. Le macchine che possono essere così regolate sono ora di varie tipologie e presentano problematiche tra loro molto diverse. Pensiamo per esempio alle macchine da stampa, ai laminatoi, alle macchine utensili, ai robot e così via. L’automazione di molte di queste macchine è stata realizzata con ottimi risultati quando la tecnica digitale era inesistente, tuttavia il recente sviluppo delle tecnologie informatiche ha consentito un netto progresso, particolarmente per gli aspetti della programmazione e della parametrizzazione.