I vantaggi della trasformazione digitale: dall’ ISO al PLM

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Oramai tutti o quasi sono a conoscenza delle norme ISO (International Organization for Standardization) che dal 1988 definiscono i requisiti di gestione per la qualità  al fine di migliorare efficacia ed efficienza nella realizzazione di un prodotto e nell’ erogazione di un servizio. La norma ISO in vigore oggi è aggiornata al 2015 e prende la denominazione di ISO-9001:2015 come molti sapranno. Nel corso degli anni è diventata la normativa di riferimento per chi vuole sottoporre a un controllo qualità il proprio processo produttivo e pone al proprio epicentro il cliente e la sua soddisfazione, monitorando ogni attività e applicazione dei processi passando attraverso tutte le aree di organizzazione aziendale che comprendono: -Direzione aziendale – Pianificazione – Marketing – Progettazione – Vendita – Approvvigionamento  - Produzione – Assistenza – Installazione

Attraverso i monitoraggi si standardizza un protocollo che sarà inequivocabile per tutte le aziende che intendono adottarlo fungendo da garanzia per certificare l’efficienza di un’ azienda nei confronti di fornitori e clienti.

Una certificazione indispensabile per le aziende che vogliono mantenere uno standard qualitativo elevato, ma la crescita dell’industria 4.0 favorisce la digitalizzazione soprattutto nei processi produttivi, automatizzando alcuni protocolli di queste normative grazie all’utilizzo dei software PLM dei quali sentiamo parlare sempre più…

Ma di cosa si tratta?

Il PLM (in inglese Product Lifecycle Management) è una tecnologia abilitante fondamentale per il processo di trasformazione digitale di un’impresa e rappresenta l’insieme delle soluzioni necessarie alla gestione dell’ intero ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione fino al ritiro dal mercato, grazie a un sistema di condivisione dei dati integrata tra ERP, CRM, SCM, MES, SCADA ecc.

articolo plm 2Acquistando un software PLM è possibile lavorare sulla realtà virtuale, infatti la piattaforma genera un “digital twin” del prodotto da realizzare, permettendo così di lavorare utilizzando i dati di tutte le attività relative.

L’ integrazione tra componenti tecnologiche, architetturali e applicative, fa sì che macchine e persone collaborino in maniera più efficace, favorendo la comunicazione tra i vari reparti dell’ azienda, così da arginare i costi e migliorare la produttività, eliminando la ripetitività in fase di lavorazione.

vantaggi principali dell’ utilizzo di un PLM sono:

  • la possibilità di monitorare le modalità di utilizzo di un prodotto e migliorarlo;
  • l’integrazione in tempo reale tra sistemi progettativi e produttivi consentendo una maggiore reattività alla domanda del mercato e rendendo possibile la massima personalizzazione di un prodotto;
  • i dati di monitoraggio ricevuti dal campo consentono di rendere più efficaci e tempestivi gli interventi di manutenzione;

Ma il cambiamento significativo che viene apportato da questo tipo di software sta nella riduzione degli errori e dei tempi dettati dalle modifiche tecniche che tramite il PLC vengono snellite grazie all’ abolizione dei File System e dei fogli excel che verranno inglobati all’ interno della piattaforma di modo da essere consultabili da tutti e andando così ad evitare i “fogli vaganti” che potrebbero determinare la disfatta di un intero progetto.

Nell’ era del digitale dunque occorre restare al passo coi tempi, infatti molte aziende stanno adottando il PLM per fluidificare i processi con risultati sorprendenti non soltanto in termini economici ma anche dal punto di vista dello stress lavorativo che diminuisce grazie alla perfetta organizzazione di questo sistema.

 

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